poesie
Ho aperto l'armadio stamattina
e mi sono chiesta a chi appartengano quegli abiti
Come ho potuto abitarli?
avamposti armati di abitudine
soffitte di sciatta periferia
cantine abilmente camuffate
discoteche all'ora di pranzo
dispense svuotate di calorie
Ci sono luoghi dell'anima
che non mi appartengono più.
Ho bisogno di un sarto
che rammendi il mio abito
usando la colla di un bacio
sulla simmetria della pelle.
Cristina Fioraso
Ci sono le viole fiorite in giardino
e un cielo che si sta preparando all'ennesimo monsone,
le zanzare sono più agguerrite che mai
e vola più di una mosca
Lo Scirocco spoglia i tigli
con soffi gialli di caldo deserto
accumula dune di foglie negli angoli
Nude le braccia d'un tratto
disegnano l'aria e l'ombra
ma l'inverno non si anticipa negli spifferi
e la legna non brucia nel camino.
Vorrei ancora pensare di essere nata in autunno
ma la natura mi confonde
mette nella testa la voglia delle fragole
e non lo sfrigolio delle caldarroste.
Cristina Fioraso
Meditando sul clima, che ci siamo voluti ? che vogliamo ?
Sabato 15 novembre, ore 9